lunedì 26 novembre 2012

Lettera aperta a Federica Salsi

Lettera aperta a Federica Salsi. (si tratta di un post facebook del 3 novembre scorso, ma i temi sono sempre attuali...)

 Cara Federica ci conosciamo da diversi anni e ti stimo molto. Eppure sono rimasto piuttosto perplesso dalla tua intervista a Antonio amorosi su affari italiani. Non ho seguito la trasmissione su Raitre Ballarò ma ricordo di aver seguito il tuo intervento a La 7: sei stata bravissima eppure le persone presenti sono riuscite comunque a mettere in cattiva luce il mo vimento cinque stelle (mia personale impressione).

 Io penso che gli attivisti che sono eletti debbano concentrarsi sul loro ruolo istituzionale e dedicare tutte le energie, come tu effettivamente stai facendo, al loro ruolo ed al coordinamento con i cittadini e la base del Movimento. Le considerazioni generali sul movimento secondo me dovrebbero essere svolte al nostro interno, come spesso facciamo, e non attraverso i media nazionali e locali. Io penso che molti di noi abbiano avuto e possano avere dubbi, incertezze e perplessità su diverse questioni, eppure attraverso il nostro processo interno, il nostro lavoro e anche le intuizioni di Beppe Grillo siamo sempre riusciti a trovare il modo di superare i problemi, assicurando al movimento il rispetto dei principi e degli obiettivi fondanti. Sono convinto che nel futuro continuerà ad essere così.

 Allora il mio messaggio a te, a me stesso e a tutto il Movimento è: concentriamoci sul nostro lavoro, concentriamoci sui nostri grandi e piccoli obiettivi, che siano svolti ora in funzioni istituzionali o in banchetti o in gruppi di lavoro sul territorio: sono tutti mattoni per costruire un futuro migliore. E lasciamo che il Movimento, con le sue regole generali e le sue sfide sempre nuove, sappia svilupparsi passetto per passetto, orchestrato dal nostro megafono e capo politico/garante Beppe Grillo che sin qui ha tenuto la barra dritta.
 Se, legittimamente, abbiamo dei dubbi allora cerchiamo di risolverli interiormente, cerchiamo di trovare il nostro equilibrio interiore, la nostra positiva motivazione; poi, se abbiamo bisogno di aiuto, confrontiamoci con gli amici del movimento e cerchiamo di risolvere la nostra “crisi di identità” internamente, senza portare all'esterno dinamiche che sono dinamiche importantissime, ma dinamiche di riflessione e crescita personale, interne al Movimento.
 Se poi uno non si riconosce più nel Movimento, allora credo debba avere la coerenza di dimettersi dal proprio incarico, senza proclami ai media: credo che per quanto dimostrato sino ad oggi il Movimento meriti il “beneficio del dubbio”, cioè la fiducia che il Movimento sappia superare le proprie eventuali impasse.

 Io oggi sono candidabile al parlamento; ci sto pensando seriamente. Ho in mente cosa devo fare: essere nelle istituzioni per portare avanti la voce dei cittadini, rispettando le regole del movimento, seguendo le indicazioni dei cittadini, dei colleghi del movimento e di Beppe Grillo sentendo la coscienza a posto. Penso anche che possa essere un mio ruolo,insieme agli altri colleghi, quello di portare le istanze critiche della base a BG stesso, ma ciò lo immagino come un essere megafono del movimento dentro il movimento, non fuori.

 Ma se poi non mi ci ritrovo più nelle “regole del movimento”? Mi dimetterò , lasciando la palla a qualcun altro. Ma non mi metterò a denunciare chissacosa ai giornali o in tv (parlo in generale non a Federica) perché è impossibile essere certi che una cosa così liquida e in continuo divenire come il nostro Movimento sia sbagliata in assoluto: può essere sbagliata e insopportabile per me in un dato momento.

 Perdonami Federica se mi sono permesso di prendere spunto da te per fare delle considerazioni evidentemente di carattere generale.

 Un caro saluto, con rinnovata stima, Roberto Pelosi

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