giovedì 29 novembre 2012

Proposta: riforma dei finanziamenti alle imprese


M5S, Riforma dei finanziamenti alle imprese.

Premessa
Attualmente il sistema dei finanziamenti alle imprese é strutturato principalmente sullo strumento del BANDO, con graduatoria, negoziazione, convenzioni e rendicontazioni.  Il risultato é un sistema lento, opaco e incerto nei tempi e nelle dotazioni (che vengono diluite per fare contenti tutti). Alimenta il sottobosco di sedicenti consulenti che hanno "i rapporti giusti". Allontana le imprese che vogliono innovare a causa dei tempi lunghi e incerti e favorisce i "finti" progetti, cioè quelli che o sono stati già fatti o che non sono realmente importanti. 
Questa é la forma tipica dei progetti di innovazione - afferenti al min. Attività Produttive/sviluppo economico - e di ricerca e sviluppo - afferenti al MIUR. 

PROPOSTA
3 strumenti integrati, ferme restando le poste economiche. 
A) credito di imposta
Per la ricerca e sviluppo, costi realizzati con università e centri di ricerca, anche privati purché no-profit
B) voucher (in pratica un assegno da spendere)
Per i progetti di innovazione. Paga i partner tecnologici e consulenziali
C) bandi strategici
Per lo sviluppo di sistemi economico-produttivi ritenuti dallo stato meritevoli e che non si sviluppano da soli, almeno nella fase iniziale. Qui la forma del bando serve a selezionare le idee migliori. Tale strumento deve essere molto limitato, cioè destinato a pochi, significativi settori strategici. 

martedì 27 novembre 2012

Amicizia e professionalità nel M5S

L'amicizia è un lusso, la professionalità un obbligo e la lealtà un valore.

Nel Movimento 5 Stelle siamo sottosposti ad una pressione mediatica che può creare difficoltà sul piano personale, nonchè attriti e conflitti. A rischio c'è una amicizia nata nell'attivismo, ma è nostro compito superare la dimensione personale e assicurare la professionalità e la lealtà.

Ascolta l'audio con il mio punto di vista:

lunedì 26 novembre 2012

Lettera aperta a Federica Salsi

Lettera aperta a Federica Salsi. (si tratta di un post facebook del 3 novembre scorso, ma i temi sono sempre attuali...)

 Cara Federica ci conosciamo da diversi anni e ti stimo molto. Eppure sono rimasto piuttosto perplesso dalla tua intervista a Antonio amorosi su affari italiani. Non ho seguito la trasmissione su Raitre Ballarò ma ricordo di aver seguito il tuo intervento a La 7: sei stata bravissima eppure le persone presenti sono riuscite comunque a mettere in cattiva luce il mo vimento cinque stelle (mia personale impressione).

 Io penso che gli attivisti che sono eletti debbano concentrarsi sul loro ruolo istituzionale e dedicare tutte le energie, come tu effettivamente stai facendo, al loro ruolo ed al coordinamento con i cittadini e la base del Movimento. Le considerazioni generali sul movimento secondo me dovrebbero essere svolte al nostro interno, come spesso facciamo, e non attraverso i media nazionali e locali. Io penso che molti di noi abbiano avuto e possano avere dubbi, incertezze e perplessità su diverse questioni, eppure attraverso il nostro processo interno, il nostro lavoro e anche le intuizioni di Beppe Grillo siamo sempre riusciti a trovare il modo di superare i problemi, assicurando al movimento il rispetto dei principi e degli obiettivi fondanti. Sono convinto che nel futuro continuerà ad essere così.

 Allora il mio messaggio a te, a me stesso e a tutto il Movimento è: concentriamoci sul nostro lavoro, concentriamoci sui nostri grandi e piccoli obiettivi, che siano svolti ora in funzioni istituzionali o in banchetti o in gruppi di lavoro sul territorio: sono tutti mattoni per costruire un futuro migliore. E lasciamo che il Movimento, con le sue regole generali e le sue sfide sempre nuove, sappia svilupparsi passetto per passetto, orchestrato dal nostro megafono e capo politico/garante Beppe Grillo che sin qui ha tenuto la barra dritta.
 Se, legittimamente, abbiamo dei dubbi allora cerchiamo di risolverli interiormente, cerchiamo di trovare il nostro equilibrio interiore, la nostra positiva motivazione; poi, se abbiamo bisogno di aiuto, confrontiamoci con gli amici del movimento e cerchiamo di risolvere la nostra “crisi di identità” internamente, senza portare all'esterno dinamiche che sono dinamiche importantissime, ma dinamiche di riflessione e crescita personale, interne al Movimento.
 Se poi uno non si riconosce più nel Movimento, allora credo debba avere la coerenza di dimettersi dal proprio incarico, senza proclami ai media: credo che per quanto dimostrato sino ad oggi il Movimento meriti il “beneficio del dubbio”, cioè la fiducia che il Movimento sappia superare le proprie eventuali impasse.

 Io oggi sono candidabile al parlamento; ci sto pensando seriamente. Ho in mente cosa devo fare: essere nelle istituzioni per portare avanti la voce dei cittadini, rispettando le regole del movimento, seguendo le indicazioni dei cittadini, dei colleghi del movimento e di Beppe Grillo sentendo la coscienza a posto. Penso anche che possa essere un mio ruolo,insieme agli altri colleghi, quello di portare le istanze critiche della base a BG stesso, ma ciò lo immagino come un essere megafono del movimento dentro il movimento, non fuori.

 Ma se poi non mi ci ritrovo più nelle “regole del movimento”? Mi dimetterò , lasciando la palla a qualcun altro. Ma non mi metterò a denunciare chissacosa ai giornali o in tv (parlo in generale non a Federica) perché è impossibile essere certi che una cosa così liquida e in continuo divenire come il nostro Movimento sia sbagliata in assoluto: può essere sbagliata e insopportabile per me in un dato momento.

 Perdonami Federica se mi sono permesso di prendere spunto da te per fare delle considerazioni evidentemente di carattere generale.

 Un caro saluto, con rinnovata stima, Roberto Pelosi

domenica 25 novembre 2012

M5S: cittadini con l'elmetto

Entrare nelle istituzioni significa mettersi l'elmetto e combattere la battaglia dei cittadini contro la casta.
Nessuno ci aiuterà: dobbiamo aiutarci da soli, da cittadini attivi a cittadini attivi.
Il mio punto di vista in questo audio:

domenica 18 novembre 2012

Mr. Smith va a Washington

Come nel vecchio film di Frank Capra abbiamo bisogno di persone per bene che siedano nei seggi del Parlamento italiano.
Questo è il motivo per cui semplici cittadini, senza un passato politico, si "prestano" per un certo tempo alla politica (due mandati al massimo).
Mr. Smith al Senato
L'obiettivo è quello di dare voce ai cittadini, di riportarli ad interessarsi della amministrazione della cosa pubblica; ciò attraverso un programma in costruzione e da costruire insieme e anche attraverso l'uso massiccio di consultazioni popolari.
Io oggi mi ritrovo candidabile per il Senato nel M5S ed ho deciso di mettermi in gioco: come me parecchi altri cittadini.
Con l'apertura di questo blog invito tutti loro a discutere pubblicamente della nostra visione sulla politica e sul futuro. Sarà interessante sentire cosa i cittadini, con i loro commenti, pensano delle nostre idee. Grazie.

Guardate il video: come i poteri forti trattano i senatori "comprati" e l'effetto che fa loro il senatore Smith, diverso in quanto onesto! (e siamo negli Usa nel 1939...)

Roberto Pelosi